V12 – Monte Altare

Monte Altare

Un percorso di un certo impegno nella parte centrale dove vi sono tratti di terreno impervio per la presenza di roccette e gradoni e qualche tratto con moderata esposizione. Se si volesse unicamente raggiungere la croce e poi tornare sui propri passi il percorso risulterebbe facile.

Percorso adatto a:

Escursionismo

Trail Running

Percorso adatto a:

Escursionismo

Trail Running

Distanza

7,7 km

Dislivello

520 m+

Difficoltà

Medio / Impegnativo

Partenza

Piazza Giovanni Paolo I
Indicazioni su Google Maps

Arrivo

Piazza Giovanni Paolo I
Indicazioni su Google Maps

Copertura telefono cellulare

Quasi continua

Parcheggi disponibili

Piazza Giovanni Paolo I  

Calzature consigliate

Da trail running o da escursionismo

Punti di interesse

la Cattedrale di Ceneda, il Museo della Battaglia, il parco di Villa Papadopoli, il Castello di San Martino, la croce posta sull’anticima del Monte Altare, la “scala dei Cleromanti” e i panorami in genere.

Cartografia

Casa Editrice Tabacco 068 Prealpi Trevigiane e Bellunesi – Monte Cesen – Col Visentin (Scala 1/25.000).

Il Percorso

Partenza

Km 0,00 – Il percorso inizia da Piazza Giovanni Paolo I (comunemente: Piazza Duomo). Lasciando la Cattedrale alle spalle, ci si dirige verso la fontana per imboccare sulla destra, via Brevia che sale ripidamente. Dopo circa 150 metri si arriva all’incrocio con via San Rocco e via Cavertino. Si prosegue dritti continuando a salire con decisione. Dove la strada spiana si notano sulla sinistra le indicazioni del percorso V11, si prosegue passando sotto all’arco del Cardinale Della Torre da dove si può vedere il Castello di San Martino che si raggiunge in breve.

Km 0,750 – Si gira a sinistra e ci si immette nel parcheggio del castello proseguendo in salita sul sentiero che si inoltra sotto agli alberi. Dopo qualche decina di metri, il sentiero compie una svolta di 180° e comincia a salire più decisamente raggiungendo in breve il deposito dell’acquedotto. Si prosegue sempre sul sentiero principale con varie svolte fino ad arrivare a un incrocio.

Km 1,050 – Si tiene la destra salendo brevemente, per poi scendere per alcune decine di metri fino a una curva dove si continua in piano verso sinistra, ignorando un sentiero sulla destra, per poi risalire costeggiando la recinzione in filo spinato posta sulla destra. Ora il percorso offre begli scorci sul centro di Vittorio Veneto e verso il Monte Altare. Si scende fino a incrociare la strada sterrata che scende dal Colle di San Paolo.

Casa Segat

Km 1,350 – Al bivio si tiene la destra incontrando in rapida successione altre due strade sterrate. Si tiene sempre la destra sempre in discesa, fino a lambire una recinzione di Casa Segat (comunemente “la casa del Tedesco”) posta sulla sinistra (sulla destra una vecchia vasca per l’abbeverata del bestiame). Dopo una curva a gomito si arriva alla fine della discesa iniziando a risalire un piccolo tratto franoso per poi continuare sempre su comodo sentiero ora in falsopiano.

Km 1,650 – Al bivio si tiene la sinistra riprendendo a salire, si ritrova la recinzione con un cancello di Casa Segat.

Km 1,750 – Fatti pochi passi, si abbandona il sentiero che continua in piano per girare a destra iniziando così a salire sulle pendici del Monte Altare. Dopo qualche decina di metri si esce dalla vegetazione e si può vedere più in alto la croce bianca posta sull’anticima del Colle. Si rientra nel bosco e si continua a salire fino ad una curva a gomito dove la pendenza si addolcisce. Alla curva successiva si ignora il sentiero che si stacca sulla sinistra e si continua a salire fino ad una selletta.

Km 2,200 – Dalla sella, si può salire direttamente alla croce, ma il percorso richiede passo fermo in quanto si devono affrontare alcune roccette. È preferibile quindi discendere brevemente sull’altro versante fino ad un bivio.

Croce del Monte Altare

Km 2.300 – Al bivio si prosegue dritti dapprima in salita, poi in discesa, per arrivare dopo una cinquantina di metri ad un altro bivio dove si tiene la sinistra. Il sentiero prosegue ora in falsopiano.

Km 2,400 – Giunti a un altro bivio, all’altezza di una vecchia casa abbandonata, si tiene la sinistra cominciando a salire con più decisione (questo tratto può risultare piuttosto fangoso in seguito ad abbondanti precipitazioni).

Km 2,600 – Si arriva ad un tornante, si ignora il sentiero sulla destra e si continua a salire ora più moderatamente e dopo due tornanti ravvicinati si raggiunge il filo di cresta. Con una breve consigliatissima deviazione di una cinquantina di metri si arriva alla croce. Da qui si gode un ampio panorama su Vittorio Veneto, sul Monte Pizzoc, sul Col Visentin, sulle colline circostanti e sulla pianura, fino al mare. Ritornati sui propri passi, si ritrova il sentiero percorso precedentemente.

Cresta del Monte Altare

Km 2,700 – Si imbocca il sentiero che sale sul filo di cresta, qui il percorso si fa più impegnativo dovendo affrontare roccette, gradoni e tratti di cresta con modesta esposizione. Con vari saliscendi si percorre la cresta alternando tratti impegnativi a tratti più tranquilli.

Km 3.350
 – Dopo una breve discesa si raggiunge la scala formata da gradini di pietra che conduce alla cima del Monte Altare. La scala è stata riportata alla luce da pochi anni e qualcuno l’ha chiamata “scala dei Cleromanti” in quanto si ipotizza che in epoca precristiana sulla cima del Monte Altare (chiamato anche Colle Maledicto) si svolgessero riti divinatori.

Km 3.400 – Dalla cima si imbocca il sentiero che scende tra gli alberi sulla destra percorrendo un tratto di un centinaio di metri, piuttosto ripido e scivoloso in caso di terreno bagnato. Successivamente la pendenza si addolcisce e ignorando tutti i bivi si continua sul sentiero che compie un ampio arco sul culmine di quello che un tempo era il “Prà Liss” (ora quasi completamente ricoperto da vegetazione arborea). 

Case Foda

Km 3.600 – Si notano sulla destra una panchina e un bivio, si continua mantenendo il sentiero principale e cominciando a scendere dapprima dolcemente poi più decisamente.

Km 3,900 – All’incrocio si tiene la destra, dopo poche decine di metri il sentiero (anche qui piuttosto fangoso dopo le piogge) si allarga e successivamente si arriva ad un gruppo di case (Case Foda).

Km 4,200 – Superate le case si inizia a scendere su strada cementata fino al secondo tornante.

Km 4,650 – Si imbocca la strada sterrata che si stacca sulla sinistra continuando a scendere.

Fine percorso

Km 5,300 – Si abbandona la sterrata per salire sul sentiero che si stacca sulla sinistra il sentiero sulla sinistra, dopo circa un centinaio di metri dopo una svolta si nota il capitello dedicato a Santa Rita.

Km 5,900 – Al bivio si scende decisamente sulla destra fino alla sottostante strada cementata dove si prosegue sempre scendendo e tenendo la destra.

Km 6,200 – All’incrocio, si tiene la sinistra salendo su strada sterrata che dopo il culmine della breve salita riprende a scendere su fondo cementato.

Km 6,800 – All’incrocio tra via dei Posoccon, via San Paolo e via San Rocco, si tiene la destra salendo su sterrata fino a raggiungere il tempietto dedicato a San Rocco. Si prosegue ora in discesa fino a raggiungere via San Fris dove si può notare un capitello dedicato a San Rocco.

Km 7,100 – Si tiene la sinistra continuando dapprima in leggera salita per poi iniziare a scendere, si oltrepassa il bivio con via Correr proseguendo su via Rossi racchiusa tra i caratteristici muri di sassi cenedesi proprio sotto a Villa Papadopoli fino a sbucare al punto di partenza in piazza Giovanni Paolo I (km 7,700)

Mappa del Percorso

Le foto del Percorso

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